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Conegliano - Treviso

LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

martedì 9 novembre 2010

Bret Easton Ellis - IMPERIAL BEDROOMS

Bret Easton Ellis è nato nel 1964 a Los Angeles, California. Ha studiato al Bennington College, in Vermont, dove ha scritto il suo primo romanzo "Meno di zero" per il corso di scrittura creativa, e dopo la sua pubblicazione, nel 1985, cominciò la sua carriera di scrittore, grazie anche alla buona accoglienza ricevuta al suo debutto. Nel 1987 scrive "Le regole dell'attrazione" che non riceve però unanimi consensi come il suo lavoro precedente. Nel '91 Ellis scrive la sua opera più importante..."American Psycho", la cui pubblicazione venne bloccata a causa di violente contestazioni. American Psycho è uno dei romanzi più violenti di tutti i tempi, capace di catturare e disgustare il lettore per le descrizioni macabre e puntigliose di omcidi e torture a sfondo sessuale, caratteristico per la sua descrittività quasi maniacale per i simboli del successo e della ricchezza, che vanno dai capi di abbigliamento ai ristoranti, tanto da dare un immagine feroce della società consumistica degli anni '80. Tre anni dopo pubblica una raccolta di racconti "Acqua dal sole" (The informers), e nel frattempo continua a lavorare al progetto di un libro che riesce a pubblicare dopo dieci anni di lavoro, "Glamorama" (1999), che lo riporta al successo.
Ellis considera Hemingway, J.Didion, J.Joyce e D. DeLlillo i suoi scrittori di riferimento.

 «Su di noi avevano fatto un film», dice Clay. Un film tratto dal libro che un loro amico aveva scritto ispirandosi alla sua storia e a quella di Blair, Trent, Julian e Rip. Il problema è che il loro amico, che sarebbe poi diventato uno scrittore e che si chiamava Bret Easton Ellis, ce l'aveva con Clay e per questo l'aveva trasformato nel narratore «bello e stordito, incapace d'amore e di bontà» di quel romanzo intitolato Meno di zero: «Ecco come diventai il giovane viveur rovinato e festaiolo che si aggirava tra le macerie, il sangue grondante dal naso, ponendo domande che non avevano mai bisogno di risposta». Ma oggi, venticinque anni dopo, Clay è tornato in città - di nuovo Los Angeles, di nuovo durante le vacanze natalizie - e questa volta è pronto a raccontare la sua storia in prima persona: senonché la storia, come canta Elvis Costello, molto spesso non fa che ripetere «gli antichi vezzi, le facili risposte, le stesse sconfitte».
Diventato (dopo aver abbandonato l'idea di fare lo scrittore come Bret) sceneggiatore di mediocre successo, Clay è a Los Angeles per scegliere il cast dell'ultimo film a cui sta lavorando. Qui incontra gli amici di gioventù, solo con più anni, più soldi e più problemi: Blair, la sua ex ragazza, si è sposata con Trent che nel frattempo è diventato un potentissimo agente delle star di Hollywood, Julian ha messo in piedi una discreta agenzia di escort, mentre Rip¿ Rip ha sempre fatto storia a sé.
Quando a una festa incontra la giovane, splendida Rain e se ne innamora - se la parola ha un senso per uno come lui - Clay precipita in una dimensione in cui paranoia e terrore sono i muri di un labirinto da cui non riesce, o non vuole, uscire.
Bastano questi accenni per far intuire al lettore il gioco di specchi, rimandi e false piste con cui Ellis, mai così disincantato e ironico, intesse il suo inquietante racconto. Disperazione e violenza, noia e glamour, autoindulgenza e degradazione sono gli atomi costitutivi del mondo (o dell'inferno) in cui Ellis, impeccabile come suo solito, ci fa da guida.

«Ellis è un moralista che si interroga su come le persone si trasformano in mostri. A quale livello di dolore o di indifferenza l'uomo smette di essere umano?»
Financial Times


«Ellis non solo scrive bene, ma sembra che lo faccia senza sforzo. Sesso, droga e chirurgia plastica».
Tatler

 

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