librerie canova

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Conegliano - Treviso

LIBERNAUTA 2012

LIBERNAUTA 2012
Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

mercoledì 18 aprile 2012

Giampaolo Pansa - TIPI SINISTRI

“Esiste ancora la sinistra in Italia? Sembra di sì, e non so dire se sia un bene o un male. Qualche amico proverà orrore perché oso scriverlo e penserà che abbia davvero cambiato campo. Ogni tanto qualcuno mi accusa: Pansa, sei diventato di destra! Di solito sono signori che non hanno digerito i miei libri revisionisti sulla guerra civile. Adesso troveranno qui una conferma dei loro sospetti. Li capisco. Tipi sinistri è il ritratto dei vizi che uccidono il progressismo italiano, una descrizione fondata sulle figure dei suoi capi e capetti. Ho imparato da tempo una verità: le idee camminano sulle gambe degli esseri umani. È un principio che vale anche per i partiti. Se vogliamo capire di quale pasta sono fatti, bisogna osservare i personaggi che ne occupano le prime file. Tipi sinistri dipinge senza riguardi i big rossi. Ma soprattutto li colloca in una sequenza di gironi infernali che spiega molte delle loro disgrazie. Si va dagli Invincibili agli Sconfitti, dai Superstiti agli Isterici, dagli Apprendisti agli Indignati, per approdare ai Bolliti, ai Dispersi, ai Rinati e agli Inguaiati. È un catalogo realistico o no? Penso di sì, però non vedo l’importanza della domanda. Mentre scrivevo questo libro malandrino, ho mirato soprattutto a raggiungere due risultati. Il primo era sfuggire alla sudditanza nei confronti del sinistrismo italico. In troppi ritengono che stare a sinistra sia bello, giusto, elegante. Mentre la destra è comunque sporca, brutta e cattiva. Il secondo obiettivo era offrire al lettore un racconto divertente, irrispettoso, privo di baciamani. Soltanto i cronisti con i capelli bianchi possono permettersi questo lusso, poiché non hanno più nulla da perdere. Concludo avvertendo che nella catastrofe delle sinistre ho saputo distinguere. Giorgio Napolitano non assomiglia certo a tante eccellenze rosse. Lo stesso vale per Carlo De Benedetti: l’Ingegnere è meglio di molti dei soloni che scrivono sui suoi giornali. Per gli altri protagonisti non resta che leggere Tipi sinistri. E se qualcuno vorrà maledirmi, ci riderò sopra.” G.P.

Serena Dandini - GRAZIE PER QUELLA VOLTA

Di cosa è fatta una vita? Di domeniche pigre in cui non rispondiamo al telefono per rimanere sul divano abbracciando un libro appena iniziato. Di ore spese inutilmente a cercare le sigarette, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole, perché si sa che spesso e volentieri le cose si spostano per farci dispetto e divertirsi alle nostre spalle. Di pomeriggi adolescenziali passati a guardare le gocce di pioggia che rimbalzano sul vetro, sognando di sposare Mick Jagger. Di quei bomboloni sganciati da un razzo su un letto di zucchero che papà ti portava a mangiare per insegnarti i piaceri della vita. Di mattine in cui scopri allo specchio che in una notte hai preso cinque anni e non ti resta che tifare per un po’ d’indulgenza, in un Paese in cui dimostrare la propria età è più grave che fare una rapina a mano armata. Di salti della quaglia da uno schieramento a un altro nella più autentica suddivisione tra esseri umani: quella tra coppie e single. Di momenti in cui basta un calzino con l’elastico moscio per far emergere tutte le nostre insicurezze. Di quel preciso giorno in cui si spezza il tempo alla fine dell’estate. E di tutto quello che non ricordiamo più ma ogni tanto affiora dalle misteriose stanze della nostra memoria difettosa. 

In questi racconti che spaziano tra ricordi e riflessioni chiamando a testimoni Borges e la moglie di Tolstoj, Grace Kelly e Gaber, Simenon e la zia Lella, Ovidio e gli U2, Serena Dandini torna alla scrittura dopo il successo di Dai diamanti non nasce niente.
Grazie per quella volta esplora con tenerezza, ironia e sincerità una catena di debolezze di cui
andare fieri, di fragilità nostre e del mondo: è il tempo di autoassolverci, di fare pace con i
nostri difetti imparando a conviverci tra alti e bassi, proprio come succede a ogni coppia pluricollaudata.

martedì 10 aprile 2012

Massimo Carlotto - RESPIRO CORTO

«"Marsiglia, - pensò. - Non ci sono mai stato". Gli venne in mente un vecchio film americano sul traffico di droga che aveva visto in un cineclub di Leeds. Frugò nella memoria a caccia di immagini. Gangster e zuppa di pesce».
Massimo Carlotto, Respiro corto
***


Sullo sfondo di una Marsiglia mai così affascinante, difesa da inguaribili romantici come il commissario Bourdet e il boss Armand Grisoni, una generazione di criminali del tutto nuovi scende in campo. Hanno studiato. Sono giovani, spregiudicati, e corrono terribilmente veloci. Potranno mai fallire? 

Dopo averci raccontato come nessun altro i misfatti del Nordest italiano, e averci appassionato con le indagini dell'Alligatore, Massimo Carlotto ha deciso di allargare lo sguardo, e andare al cuore del crimine dei nostri tempi, globale e senza frontiere. Con i pregi che l'hanno fatto amare da tanti lettori: lo stile essenziale, la perfetta padronanza dell'intreccio, i personaggi che nella loro amoralità e crudeltà riescono ad affascinare, perché li sentiamo veri, umani nella loro disumanità. O nelle loro ossessioni, come la straordinaria coppia della poliziotta B.B. e del boss Grisoni, unici a contrastare l'avvento della Dromos Gang.

Come una danza leggera e sapiente, ma implacabile, uno tra i più amati scrittori italiani ci conduce nella orgogliosa arroganza del nuovo crimine. E racconta da par suo una grande storia, che spazia dai boschi radioattivi di Cernobyl ai caveau delle banche svizzere. Con una irresistibile gang di privilegiati.
Zosim, Sunil, Giuseppe, Inez. La Dromos Gang. Si sono conosciuti studiando Economia a Leeds. Brillanti, impeccabilmente vestiti, del tutto amorali ma tra loro fraterni, quattro giovanissimi con pesanti famiglie alle spalle piombano su Marsiglia da ogni parte del globo, per prendersela tutta. Sono convinti che il mondo è di chi corre veloce come il denaro, di chi corre più veloce di tutti, e il resto non merita di vivere. È subito guerra con i vecchi arnesi: un tenace boss corso di lunga carriera, e una poliziotta in disgrazia che ha un'idea tutta sua della giustizia. Mentre un narcotrafficante allo sbaraglio, che porta il nome fatale di un grande calciatore, proverà a giocare la sua esilarante, tragica partita.
E Marsiglia, il luogo oggi dello scontro criminale per eccellenza, dove i conflitti si risolvono a colpi di kalashnikov, diventa l'epicentro di un sisma vastissimo, dalle conseguenze del tutto imprevedibili.