Dopo i falsi diari di Mussolini propagandati da Dell'Utri, ecco il vero carteggio fra la Petacci e il Duce. Pagine inedite che raccontano il declino del dittatore tra prostitute, nepotismo e illusioni di rivincita
Dal libro “L'ultima lettera di Benito” di Pasquale Chessa e Barbara Raggi emerge il ritratto di un uomo che ancora s'illudeva di rianimare con il suo carisma il morente fascismo repubblichino: “Hai già saputo che ho sempre girato in piedi sul predellino”, scriveva il dittatore raccontando il suo trionfale ingresso a Milano. Lei invece si lamentava dei loschi figuri che gli piazzavano intorno ragazze a pagamento per spodestarla: “Queste sono donne che la tua segreteria politica, quel gruppo di greppinati fetidi, ti servono per eliminare definitivamente me … Di una marchettara possono servirsene anche loro e manovrarla”. Mussolini è preoccupato: “Allo stato delle cose tutto ciò esce dal campo domestico per entrare in quello politico”. Così la storia di ieri sembra somigliare a quella di oggi. Con ragazze come Myriam che vuole fare l'attrice a Berlino e chiede a Benito di essere raccomandata a Gobbels. E il fratello della Petacci che fa “delle richieste fantastiche”, domandando favori che nemmeno il Duce può esaudire perché “in tutta l'Italia repubblicana non c'è quanto chiesto” di Pasquale Chessa
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