In attesa del voto di fiducia, a Roma infuria la compravendita. L'ex Pd Calearo svela il preziario: "Tra i 350mila e i 500mila euro". Un Idv è già passato con Pionati. La Svp si astiene in cambio del parco dello Stelvio e di un carcere a Bolzano. E i 6 radicali, eletti con la sinistra, trattano su ogni tavolo politico.
"La politica è sangue e merda", diceva il socialista Rino Formica. Ma in questi giorni è soprattutto soldi, ricatti e offerte inconfessabili. In attesa del 14 dicembre, Silvio Berlusconi ha fatto scattare la grande offensiva. Telefona personalmente a deputati e senatori, li incontra e li blandisce. Sembra una replica al contrario della primavera-estate del 2007, quando, per far cadere il governo Prodi, il Cavaliere utilizzò ogni mezzo e finì anche sotto inchiesta (leggi l'articolo di Marco Lillo) per corruzione prima di veder archiviata la propria posizione. Nel gran ballo, sia pure a viso aperto e dichiaratamente, entrano anche i radicali. I loro voti minacciano di essere decisivi. E così Marco Pannella chiede a Berlusconi due cose: l'amnistia e un segnale contro la dittatura di Michele Santoro. Il premier, ovviamente, sarebbe ben felice di cedere (si fa per dire) alle richieste del leader radicale. Anche se è possibile che la mossa dell'anziano guru della Rosa nel pugno sia solo pubblicitaria. Per questo ilfattoquotidiano.it ha intervistato cinque dei sei probabili trasformisti. Ascolta le loro voci (gli audio), mentre fanno melina, prendono tempo e parlano in politichese stretto di Davide Vecchi.
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