Anne Holt (1958) è la regina assoluta del romanzo del crimine norvegese e scandinavo, ma anche una delle autrici scandinave piú apprezzate dal pubblico e dalla critica di ogni tempo. Oggi si avvia a detronizzare anche i colleghi maschi con il crescente successo delle sue due serie romanzesche - la prima con il personaggio della detective Hanne Wilhelmsen, la seconda con la coppia Vik e Stubø. È una donna con una straordinaria e vasta esperienza lavorativa e umana alle spalle, una conoscenza diretta dei meccanismi investigativi e legali - è stata Procuratore e perfino Ministro della Giustizia.
È nata a Larvik e cresciuta tra Lillestrom e Tromsø in Norvegia. Ha vissuto negli Stati Uniti, a Dallas (proprio negli anni in cui fu ucciso JFK) e nel Maine, dove ha frequentato il liceo. Oggi vive a Oslo con la moglie e la figlia, nata nel 2002. Anne Holt ha lavorato anche come collaboratrice per diversi media e curato una rubrica di calcio, sua grande passione.
Di Anne Holt Einaudi Stile libero ha pubblicato con grande successo nel 2008 il primo libro della serie di Vik e Stubø, Quello che ti meriti (ora anche SuperET). Nel 2009 sono usciti i romanzi Non deve accadere (SuperET 2010), La porta chiusa - dove alla coppia Vik e Stubø si affianca la stessa Hanne Wilhelmsen -, e nel 2010 La dea cieca , vincitore del Premio Riverton per il miglior giallo norvegese dell'anno e il romanzo La vendetta.
È nata a Larvik e cresciuta tra Lillestrom e Tromsø in Norvegia. Ha vissuto negli Stati Uniti, a Dallas (proprio negli anni in cui fu ucciso JFK) e nel Maine, dove ha frequentato il liceo. Oggi vive a Oslo con la moglie e la figlia, nata nel 2002. Anne Holt ha lavorato anche come collaboratrice per diversi media e curato una rubrica di calcio, sua grande passione.
Di Anne Holt Einaudi Stile libero ha pubblicato con grande successo nel 2008 il primo libro della serie di Vik e Stubø, Quello che ti meriti (ora anche SuperET). Nel 2009 sono usciti i romanzi Non deve accadere (SuperET 2010), La porta chiusa - dove alla coppia Vik e Stubø si affianca la stessa Hanne Wilhelmsen -, e nel 2010 La dea cieca , vincitore del Premio Riverton per il miglior giallo norvegese dell'anno e il romanzo La vendetta.
Un crimine odioso ai danni di una ragazza di ventiquattro anni aggredita in casa propria. E, ogni sabato, una macabra messinscena che evoca delitti senza mostrarne le vittime.
A condurre le indagini, il piú straordinario detective del crime scandinavo, l'ispettrice di polizia Hanne Wilhelmsen.
A condurre le indagini, il piú straordinario detective del crime scandinavo, l'ispettrice di polizia Hanne Wilhelmsen.
Tra maggio e giugno, in una Oslo oppressa da una anomala ondata di calore, una serie di crimini raccapriccianti tengono in stato di tensione le forze di polizia. Da settimane infatti, ogni sabato sera, qualcuno si diverte ad attirare la polizia in locali inondati di sangue e con le pareti imbrattate da strane cifre.
Ma a inquietare Hanne Wilhelmsen è soprattutto un caso di stupro. Non che l'ispettrice non sia abituata ai casi di violenza sulle donne che, anzi, le vengono regolarmente affidati per le sue spiccate capacità empatiche. Ma quello della giovane donna segregata per una intera notte in casa propria, in uno dei quartieri piú eleganti della città, e seviziata brutalmente da uno sconosciuto, ha qualcosa di particolarmente efferato.
In piú, il padre della ragazza, incapace di accettare una simile violenza verso la figlia, ha deciso di portare avanti una sua indagine privata, con l'intenzione di farsi giustizia da sé. E l'ispettrice Hanne Wilhelmsen ha i minuti contati...
«La Holt ci ha sempre proposto bellissime storie a metà tra il poliziesco e il noir politico, con quella fredda efferatezza, quell'esotismo da Capo Nord e quella spietata critica sociale da paradiso maledetto a cui ci hanno abituati gli autori scandinavi».
Carlo Lucarelli, la Repubblica
Ma a inquietare Hanne Wilhelmsen è soprattutto un caso di stupro. Non che l'ispettrice non sia abituata ai casi di violenza sulle donne che, anzi, le vengono regolarmente affidati per le sue spiccate capacità empatiche. Ma quello della giovane donna segregata per una intera notte in casa propria, in uno dei quartieri piú eleganti della città, e seviziata brutalmente da uno sconosciuto, ha qualcosa di particolarmente efferato.
In piú, il padre della ragazza, incapace di accettare una simile violenza verso la figlia, ha deciso di portare avanti una sua indagine privata, con l'intenzione di farsi giustizia da sé. E l'ispettrice Hanne Wilhelmsen ha i minuti contati...
«La Holt ci ha sempre proposto bellissime storie a metà tra il poliziesco e il noir politico, con quella fredda efferatezza, quell'esotismo da Capo Nord e quella spietata critica sociale da paradiso maledetto a cui ci hanno abituati gli autori scandinavi».
Carlo Lucarelli, la Repubblica
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