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LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

lunedì 20 settembre 2010

Javier Cercas - ANATOMIA DI UN ISTANTE

Javier Cercas (Ibahernando, 1962) è uno scrittore e saggista spagnolo, dal 1989 docente di letteratura spagnola presso l'Università di Girona.
È un collaboratore abituale dell'edizione catalana di El País e del supplemento del sabato. Inoltre ha lavorato per due anni presso l'Università dell'Illinois all'Urbana-Champaign (in inglese University of Illinois at Urbana-Champaign) nel Midwest degli Stati Uniti d'America.


La storia di un Paese e del suo futuro

''Una delle opere capitali della letteratura spagnola contemporanea''

El Pais


RECENSIONE DI
Anatomia di un istante

UN LIBRO DI 

Javier Cercas

 
PUBBLICATO DA

GUANDANarratori della Fenice

Javier Cercas vuole raccontare in forma di romanzo il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio 1981 in Spagna. Scopre, però, che «per una volta la storia è stata coerente, simmetrica e geometrica, e non disordinata, casuale e imprevedibile», che quella realtà possiede in sé «tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura». E allora decide coraggiosamente di rinunciare, o forse di fingere di rinunciare, alla fiction per fare l’«anatomia di un istante» ed esporre i fatti: quelli che videro il colonnello Tejero entrare armi in pugno nel parlamento di Madrid. Ma i «nudi fatti» non sono per nulla semplici: sono anche la loro interpretazione e il loro racconto.
Ciò che Cercas vede in quell’istante cruciale, mentre le pallottole dei golpisti fischiano nelle Cortes e i parlamentari cercano riparo sotto i banchi dell’emiciclo, sono tre uomini – il primo ministro Adolfo Suárez, il tenente generale Gutiérrez Mellado e il segretario del partito comunista Santiago Carillo – simbolo di valori diversi e perfino opposti, che rimangono seduti ai loro posti a sfidare il golpe. Nel suo racconto, quel loro gesto dà senso alle rispettive traiettorie esistenziali, illuminando al contempo un’epoca, un Paese e il suo futuro.

"Risuona il primo sparo; poi il secondo, e il presidente Suárez prende per un braccio il generale Gutiérrez Mellado, impavido di fronte a una guardia civile che gli ordina a gesti e urli di gettarsi a terra; quindi risuona il terzo sparo e, senza smettere di sfidare con lo sguardo il militare della guardia civile, il generale Gutiérrez Mellado si divincola bruscamente dal presidente; poi scoppia la sparatoria. Le pallottole staccano pezzi di intonaco dal soffitto e uno dopo l’altro gli stenografi e l’usciere sì nascondono sotto il tavolo e gli scranni inghiottono i deputati finché non ne resta neanche uno in vista, mentre il vecchio generale rimane in piedi tra le raffiche di mitra, le braccia distese lungo il corpo e lo sguardo fisso sui sediziosi, che non smettono di sparare. In quanto al presidente Suárez, torna lentamente al suo scranno, si siede, si appoggia allo schienale e resta lì, leggermente inclinato a destra, solo, statuario e spettrale in un deserto di scranni vuoti."

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