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LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

martedì 14 dicembre 2010

Kim Echlin - IL FIUME DELLE CENTO CANDELE

Kim Echlin è nata a Burlington, Canada. Dopo un dottorato sulle narrazioni della tribù indiana ojibway ha viaggiato in Cambogia, Malawi, Zimbawe, Francia e sulle Isole Marshall in cerca di storie da raccontare. Oggi realizza documentari e insegna all'università di Toronto. Ha pubblicato vari libri, tra cui L'inverno degli elefanti. Il fiume delle cento candele(Supercoralli, 2010) è stato finalista allo Scotiabank Giller Prize. 

 Una donna si rivolge all'amato assente, all'uomo per il quale ha attraversato l'oceano ed è giunta fino alla Cambogia splendida e straziata del dopo Pol Pot. Gli parla e gli confida ogni cosa: gli undici anni passati lontana da lui, la forza dirompente del suo desiderio, la solitudine, la paura, il bisogno, l'urgenza. L'amore. I pericoli che ha corso, le sfide che ha lanciato contro ogni convenzione e ogni potere per poterlo stringere tra le braccia ancora una volta. L'ostinata odissea di una donna che rischia la vita per rimanere fedele alle ragioni della vita. 

Tutto era cominciato con un ragazzo dalla maglietta bianca e i capelli lunghi che dal palco de L'air du temps incantava le ragazze con la forza giovane della sua musica e la musicalità antica della sua lingua. A quei tempi Serey sembrava vivere solo di rock e della matematica che studiava all'università, eppure molto altro impegnava il suo cuore: da sei anni era lontano dal suo paese, da quando i Khmer Rossi avevano chiuso le frontiere della Cambogia. È durante questo esilio forzato che lo incontra lei. Di qualche anno più giovane, anche Anne deve fare i conti con la solitudine: quella di essere cresciuta senza un genitore, affidata a un padre il cui dolore aveva trasformato la dolcezza in severità. Tra Anne e Serey l'amore è quello disperato e senza domani di chi si abbandona all'altro come a una patria ritrovata, di chi impara per la prima volta la propria lingua madre.
Ma quando i Khmer vengono ricacciati sulle montagne e le frontiere riaperte, Serey deve tornare a casa e scoprire cosa è successo alla sua famiglia negli anni in cui Pol Pot ha trasformato la Cambogia in un inferno. Un periodo in cui il regime ha armato le mani dei contadini contro i propri stessi fratelli in nome di un'ideologia per cui era «meglio uccidere un innocente che lasciare in vita un solo traditore».
Quando, dopo undici anni senza avere sue notizie, le sembra di intravedere il volto di Serey in un servizio al telegiornale, Anne decide di partire per la Cambogia. Inizia così la battaglia, disperata, indimenticabile, di una donna forte e disposta a tutto per dare voce a chi è stato messo a tacere dalle ragioni della Storia.
Il fiume delle cento candele è un romanzo scritto come una lunga, struggente lettera d'amore, un canto rivolto all'amato assente e al suo paese che diventa una meditazione sofferta sulla verità e la giustizia, su quali parole usare per onorare i morti e pacificare i vivi. Anche quando ogni parola sembra venir meno.

«Un romanzo magistrale fatto di incontri, partenze e di un amore che supera le barriere culturali.
Il racconto della Echlin, capace di attraversare anni e continenti nel giro di un paragrafo, ha nella qualità della scrittura il segreto del suo ritmo e della sua grazia».
The Globe and Mail

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