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LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

martedì 22 febbraio 2011

IL PIU' PICCOLO MARTIRE DI BENGASI

piccolo martire Bengasi


 Perché questo bambino si trova lì, su un lettino ambulatoriale improvvisato? Non sarà certo per un misero 12% di gas che importiamo dalla Libia (la maggior parte proviene infatti dall'Algeria)? O per il petrolio? Insomma, c'entra qualcosa la corsa alla spartizione delle risorse energetiche del nord Africa, in un mondo che sta rapidamente esaurendo le forme di energie tradizionali basate sui combustibili fossili? Perchè, dopo avere conquistato l'Iraq e l'Afghanistan, nell'attesa di preparare il terreno per uno scontro in Iran, lo scacchiere delle zone calde si sposta proprio in Nord Africa? Vedete qualcosa di strano in questa mappa?





Tutti i paesi in rivolta, sostenuti dall'occidente e dai maggiori stati esportatori di democrazia (tranne l'Italia che, insieme alla Spagna - per esempio - ha già accordi di sfruttamento, uno proprio con la Libia, tramite il gasdotto Green Stream), portano o fanno transitare gas e/o petrolio. Nell'immagine sopra, sono visibili in rosso i gasdotti, in verde gli oleodotti e con linea tratteggiata le condutture in fase di realizzazione. La Libia, il paese dove più violenta è la repressione, ha anche il petrolio. E in Bahrein, che è lontano dall'Africa del Nord ma dove pure scoppiano le medesime rivolte, si vive di petrolio e gas naturale per oltre il 60% del PIL. Manco a dirlo, stessa identica situazione nello Yemen.

Vi ripeto la domanda: perché quel bambino si trova lì?

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