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Conegliano - Treviso

LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

giovedì 12 agosto 2010

GLENN COOPER - La biblioteca dei morti

Glenn Cooper è nato nel 1953, è cresciuto nella periferia di New York. La vita di Glenn è molto eterogenea, prima di tutto si è laureato in archeologia e poi ha preso un master in medicina. Ha lavorato diversi anni come praticante, negli ospedali, ma gli piaceva anche passare il suo tempo a scavare per trovare reperti archeologici e fu proprio durante uno di questi scavi in Inghilterra che conobbe sua moglie Tessa. Fare il medico pero non gli dava l’adrenalina di cui aveva bisogno quindi decise di cambiare e fu così che divenne amministratore delegato di un’azienda di biotecnologie. In questo periodo iniziò a scrivere sceneggiature nel tempo libero, ma i suoi scritti erano deboli ed trovava frustrante non riuscire a venderne una. Decise quindi di iscriversi all’università di Film a Boston senza mai laurearsi, ma seguendo assiduamente i corsi; fondò poi un casa di produzione la “Lascaux Pictures” con un amico avvocato, e finalmente scrissero e produssero il loro primo film: “Long distance” un thriller psicologico premiato al Tribeca film festival del 2005.

Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti." (Note di copertina)
L’archeologo-imprenditore Cooper ha ottenuto un grandissimo successo di vendite per il suo primo romanzo, bestseller in tutto il mondo, con un titolo intrigante, "La biblioteca dei morti", e una copertina molto efficace a concludere un’ottima operazione di marketing. E’ un bel libro? Certamente è un libro riuscito, perchè mette insieme più generi e li sa mescolare con sapienza e buon gusto letterario. Diverse storie compongono la narrazione, ambientate in epoche diverse: nell’isola di Wight, nell’abbazia benedettina di Vectis, anno 782 dopo Cristo, dove si svolge la parte saliente del racconto, ma anche nel 1947, nell’Inghilterra post bellica, con Churchill e Truman che dialogano su un problema drammatico che minaccia l’intero pianeta. In realtà tutto avviene ai giorni nostri, anzi nell’agosto 2009, tale è l’attualità dei fatti raccontati, che hanno per protagonisti due agenti FBI, pronti a subire avventure di stampo tipicamente cinematografico, fino al lieto fine conclusivo. Inutile raccontare la trama avvincente, per non levare ai lettori la voglia di leggere avidamente una storia tanto più fantasiosa e improbabile, ma ugualmente affascinante e capace di catturare l’attenzione senza mai annoiare. Nel libro ritroviamo la parte ambientata nell’antica abbazia (forse un po’ troppo esemplata sul Nome della Rosa di Eco, con molti riferimenti ai film archeologici tipo Indiana Jones), la New York e la California hollywoodiane, ma il libro è davvero godibilissimo e veramente distensiva la lettura delle sue oltre 400 pagine.
Recensione a cura di Elisabetta Bolondi
 

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