Kiran Nagarkar (Bombay 1942), scrittore e drammaturgo, è uno degli autori più conosciuti e premiati dell’India postcoloniale. Scrive sia in marathi che in inglese e i suoi romanzi sono pubblicati in diversi Paesi. Piccolo soldato di Dio è il suo ultimo romanzo, uscito nel 2006 e accolto calorosamente dalla critica internazionale.
Una casa con dentro il mare, dove tutto è bellezza e armonia di proporzioni. È Firdaus, in lingua araba il paradiso, il luogo magico e perfetto, affacciato sull’Oceano indiano, in cui si intrecciano le vite irrequiete e i sogni diversi del piccolo Zia e della sua famiglia: un padre architetto dallo spirito aperto e visionario, una zia ciecamente devota all’Islam e un fratello, Amanat, che cerca nelle storie un antidoto alle proprie fragilità. Ha solo undici anni, Zia, ma già si sente diverso, un prescelto, destinato a ricondurre a Dio le anime perse, a cercare in sé la purezza e a combattere il male ovunque esso si annidi. Incalzato da questa missione, Zia diventerà uomo attraverso le tappe di un sorprendente viaggio a caccia della sua verità, sempre sospinto da un’inquietudine di cui non può liberarsi – non nelle austere aule di Cambridge, né tra le file dei ribelli in Kashmir e neppure nel silenzio perfetto di un monastero californiano. Finché il complicato legame con il fratello, che attraversa come un fi lo rosso tutta la sua esistenza, gli farà trovare il coraggio di preferire, all’intransigenza delle ideologie e della fede assoluta, la forza sottile e implacabile del dubbio. Ultima, straordinaria prova di un narratore all’apice del suo talento, Piccolo soldato di Dio è un romanzo carico di un’esuberante energia affabulatoria, capace di illuminare le zone d’ombra di un’India confusa, appassionata e vitale.
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