Il genocidio del Rwanda sarebbe avvenuto senza l'interferenza delle nazioni occidentali? Perché l'ONU, che si è affrettato ad approvare il bombardamento della Libia, non intervenne allora? In Africa non tutto è quello che sembra, la verità non ci viene raccontata dai giornali. Ieri il milione di morti in Rwanda, oggi un numero imprecisato di morti in Costa d'Avorio, ex colonia francese, e l'intervento dell'ONU con migliaia di soldati e i bombardamenti francesi contro l'ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo. Il colonialismo di un tempo è stato sostituito dall'intervento armato delle ex potenze coloniali sotto le bandiere dell'ONU, ma solo se gli conviene.
Intervista Yolande Mukagasana nel 17° anniversario della strage in Uganda (A breve il video dell'intervista)
Sono Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio dei Tutsi del Rwanda successo 17 anni fa. Attualmente vivo in Belgio ma per il momento penso che il mio posto non sia l’Europa ma sia in Rwanda nel cuore del génocidio, dei sopravvissuti, degli assassini, soprattutto nel cuore delle nuove generazioni che hanno bisogno di me per apprendere la Storia e così poter proteggersi. E’per questo che andrò lì qualunque cosa succeda, ne sono convinta.
Il genocidio del Rwanda 17 anni dopo (espandi | comprimi)
Ciò che desidero è poter raccontare ciò che è successo perché penso che raccontando aiuterò i giovani a proteggersi ed è un dovere. Non è solo questo perché anche il mio Paese ha bisogno di me nel processo di riconciliazione. Sto facendo un grande progetto per i giusti, cosa molto importante nell’educazione dei giovani per dimostrarli che abbiamo sempre una scelta. Una scelta quando si tratta di un male come il genocidio perché si può sempre scegliere , esiste sempre la responsabilità individuale. Ho cresciuto più di 20 bambini orfani del genocidio, oggi la maggior parte sono indipendenti e vivono per conto loro e oggi sono nonna di tanti nipoti, se si può dire così.
L'ONU e i massacri della Costa d'Avorio (espandi | comprimi)
Blog: Perché nel 94 l'ONU non ha varato la risoluzione per fermare il genocidio in Ruanda contrariamente a quanto avvenuto nei giorni scorsi per la Libia?
Yolande: Sapete bene che il Rwanda non ha né ricchezze né petrolio. La Libia è molto più interessante del Rwanda da questo punto di vista. Suppongo quindi che L’ONU non è intervenuto in Rwanda per questo motivo, noi non avevamo valore poiché non avevamo risorse appetibili. E poi quando parliamo dell’ONU mi domando sempre chi è l’ONU?
Yolande: L’ONU è l’insieme di tutte quelle potenze che vendono gli armi e cercano sempre i loro interessi economici in Africa. Suppongo, ma non posso essere sicura, che la causa è che da noi non c’era nulla e noi eravamo quindi insignificanti. Ora devono provare a salvare la Libia anche perché sono soprattutto le stesse ad aver causato la guerra che non è certamente venuta fuori dal nulla, quindi è semplicemente una strategia. Posso anche sbagliare, ma per me è una strategia per impadronirsi delle risorse della Libia, e questo davvero mi intristisce. Assistere a tutto quello che sta succedendo sia in Costa d’Avorio sia in Libia, sia nel Darfur (oddio per quest’ultimo c’era stata una breve commozione dell’opinione pubblica) senza che la società civile occidentale dica nulla in merito davvero questo silenzio mi delude profondamente.
Mi auguro che il 9 aprile sarete assieme a me a Roma al teatro Eliseo (www.benerwanda.org) , perché sarà la commemorazione non solo dei Tutsi del Rwanda ma è soprattutto una commemorazione per tutta l’umanità che è stata ferita, credo tutti ne abbiamo bisogno.
Il genocidio del Rwanda 17 anni dopo (espandi | comprimi)
Ciò che desidero è poter raccontare ciò che è successo perché penso che raccontando aiuterò i giovani a proteggersi ed è un dovere. Non è solo questo perché anche il mio Paese ha bisogno di me nel processo di riconciliazione. Sto facendo un grande progetto per i giusti, cosa molto importante nell’educazione dei giovani per dimostrarli che abbiamo sempre una scelta. Una scelta quando si tratta di un male come il genocidio perché si può sempre scegliere , esiste sempre la responsabilità individuale. Ho cresciuto più di 20 bambini orfani del genocidio, oggi la maggior parte sono indipendenti e vivono per conto loro e oggi sono nonna di tanti nipoti, se si può dire così.
L'ONU e i massacri della Costa d'Avorio (espandi | comprimi)
Blog: Perché nel 94 l'ONU non ha varato la risoluzione per fermare il genocidio in Ruanda contrariamente a quanto avvenuto nei giorni scorsi per la Libia?
Yolande: Sapete bene che il Rwanda non ha né ricchezze né petrolio. La Libia è molto più interessante del Rwanda da questo punto di vista. Suppongo quindi che L’ONU non è intervenuto in Rwanda per questo motivo, noi non avevamo valore poiché non avevamo risorse appetibili. E poi quando parliamo dell’ONU mi domando sempre chi è l’ONU?
Yolande: L’ONU è l’insieme di tutte quelle potenze che vendono gli armi e cercano sempre i loro interessi economici in Africa. Suppongo, ma non posso essere sicura, che la causa è che da noi non c’era nulla e noi eravamo quindi insignificanti. Ora devono provare a salvare la Libia anche perché sono soprattutto le stesse ad aver causato la guerra che non è certamente venuta fuori dal nulla, quindi è semplicemente una strategia. Posso anche sbagliare, ma per me è una strategia per impadronirsi delle risorse della Libia, e questo davvero mi intristisce. Assistere a tutto quello che sta succedendo sia in Costa d’Avorio sia in Libia, sia nel Darfur (oddio per quest’ultimo c’era stata una breve commozione dell’opinione pubblica) senza che la società civile occidentale dica nulla in merito davvero questo silenzio mi delude profondamente.
Mi auguro che il 9 aprile sarete assieme a me a Roma al teatro Eliseo (www.benerwanda.org) , perché sarà la commemorazione non solo dei Tutsi del Rwanda ma è soprattutto una commemorazione per tutta l’umanità che è stata ferita, credo tutti ne abbiamo bisogno.
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