Questo è il libro che ho cullato per trent’anni, è la storia di un giudice che crede ancora nella giustizia. È il libro della mia vita da magistrato e di un po’ di storia d’Italia vissuta da dentro i tribunali, raccontata attraverso le vicende esemplari di chi ha sbagliato, di chi ha lottato, di chi si è difeso e di chi è stato condannato.
E di chi tutti costoro ha dovuto giudicare. Non è un libro sulla giustizia ma di giustizia, per capirla e cercare di salvarla raccontando come stanno le cose al di là delle isterie della politica e della cronaca.
La giustizia è un’aspirazione, una conquista quotidiana. Non si può mai darla per scontata. Bisogna lottare di continuo per realizzarla, specialmente in questo momento in cui troppi sembrano volerne fare a meno.
E di chi tutti costoro ha dovuto giudicare. Non è un libro sulla giustizia ma di giustizia, per capirla e cercare di salvarla raccontando come stanno le cose al di là delle isterie della politica e della cronaca.
La giustizia è un’aspirazione, una conquista quotidiana. Non si può mai darla per scontata. Bisogna lottare di continuo per realizzarla, specialmente in questo momento in cui troppi sembrano volerne fare a meno.
Di Giancarlo De Cataldo, giudice di Corte d’Assise a Roma, ricordiamo, tra gli altri, Romanzo criminale (2002), Nelle mani giuste (2007), L’India, l’elefante e me (2008), I traditori (2010).
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