Gerusalemme alla vigilia di quel fatidico 1948 che segnò la nascita dello stato ebraico è la vera protagonista di queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de Il monte del Cattivo Consiglio e unite da un sapiente filo conduttore. Oz evoca qui, infatti, l'atmosfera tutta particolare che animava la città ebraica in quel periodo, e la narra attraverso lo sguardo di sé bambino, incarnato in diversi personaggi. Nella prima novella, che dà il titolo al libro, c'è una piccola famiglia gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario e una madre enigmatica che alla fine abbandonerà tutti e tutto. Uri, il protagonista della seconda novella, Il signor Levi, si guarda intorno nel suo colorito quartiere popolato di personaggi strani, a volte misteriosi. La guerra d'indipendenza è alle porte. Questo lo sa anche il dottor Emanuel Nussbaum, che in Nostalgia scrive lunghe e struggenti lettere a Mina, una donna che ha molto amato. Lui è malato, sa che vedrà solo una piccola porzione di futuro. Intanto le racconta il presente convulso, trepidante e pure carico di malinconia che Gerusalemme viveva in quei giorni.
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