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LIBERNAUTA 2012

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Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

sabato 23 luglio 2011

LE CASE CHIUSE, IPOCRISIA DI STATO


   Il termine ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati tacitamente o esplicitamente. Per ipocrita si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in una maniera contraddittoria ad essa.

 Può uno Stato essere ipocrita? Certo. Anzi, direi che l'ipocrisia di stato è forse la forma di ipocrisia più comune e, stranamente, la più accettata. Basta pensare al tema della riduzione delle tasse, intorno al quale sono cresciuti e hanno avuto successo centinaia di ipocriti di stato. Oppure è sufficiente riflettere sulla coerenza di un politico che da un lato si abbandona a roboanti dichiarazioni in favore ed a tutela della vita, dall'altro non esita ad autorizzare centinaia di milioni di euro per finanziare le guerre più sanguinose in cui un Paese possa essere coinvolto. Ancora, basta osservare quanti onorevoli double-face si spendono rigorosamente in favore delle famiglie tradizionali, negando alle coppie di fatto legate da analoghi sentimenti di amore il diritto ad avere una pensione di reversibilità o quello di poter assistere il proprio compagno in ospedale, e poi si fanno trovare in compagnia di una o più donnine di malaffare che abbandonano riverse sul pavimento, in una triste camera di albergo, in coma dopo qualche pista di troppo.

Dal 1958, anno della famigerata Legge Merlin, c'è una forma di ipocrisia di stato che è sotto gli occhi di tutti ma di cui stranamente tutti evitano di parlare, pur se conclamata. Basta girare per le strade di una qualsiasi metropoli, di sera ma sempre più spesso anche di giorno, ed in certe zone è facile notare un pullulare di manichini viventi che pubblicizzano la loro merce, facendo a gara a chi la espone in maniera più plateale. E se è difficile spiegare ai bambini piccoli che passeggiano insieme a te chi siano quelle strane signorine e perché se ne stiano lì a masticare cicche esibendo protesi di silicone e ghiandole mammarie come se fossero cassette di frutta, certamente non è facile inventare una scusa plausibile che giustifichi quei signori che, a loro volta, si avvicinano alle medesime e, dopo una rapida contrattazione, si infilano con loro nel buio di un portone, talvolta portandosi avanti col lavoro e tastando abbondantemente le natiche appena prese a noleggio, per uscirne una decina di minuti dopo, magari tirandosi su una cerniera distrattamente.
 La senatrice Lina Merlin ha chiuso le case di tolleranza ma, con una coerenza tutta italiana, ha spostato il problema sulle strade, esattamente come Berlusconi prese la spazzatura dal centro di Napoli e la spostò in periferia. Non è meglio una bella raccolta differenziata? Non è meglio un bel porta a porta? Non sarebbe meglio prendere ad esempio i paesi del nord Europa, Germania compresa, dove questa attività millenaria si esercita in appositi quartieri, perimetralmente definiti, nei quali le forze dell'ordine hanno buon agio nel controllare il rispetto delle leggi, i clienti e le loro "consulenti" sono protetti da una corretta profilassi medica e lo Stato guadagna, come è giusto che sia, dalla tassazione dell'attività commerciale più antica del mondo, anziché restare fuori dagli affari e rifarsela sui contribuenti?
 Sì, è meglio: lo capirebbe anche Torquemada, e se promettete di non dirlo in giro vedrete quanti buoni padri confessori , nel buio garantito dal vile anonimato, confesseranno di essere d'accordo con voi. Invece lo Stato italiano, o meglio i politici che lo dirigono, ritengono che sia giusto vietare qualcosa e poi lasciare che le forze dell'ordine ignorino i trasgressori di ciò che è vietato, concedendo in questo modo alla forma una dignitià infinitamente superiore alla sostanza, e magari infrangendo essi stessi, nel privato, i valori che hanno appena dichiarato assoluti, universali e incontrovertibili.
 Ipocrisia di Stato è... un deputato che si erge a paladino della dignità delle donne e poi le costringe su una strada, dove per lui è più facile servirsene senza dare troppo nell'occhio.

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