librerie canova

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Conegliano - Treviso

LIBERNAUTA 2012

LIBERNAUTA 2012
Concorso a premi per terrestri curiosi dai 14 ai 19 anni e over 20

venerdì 2 novembre 2012

Alexander McCall Smith - LETTERA D'AMORE ALLA SCOZIA

Al numero 44 di Scotland Street ci sono grandi cambiamenti. Domenica è partita per lo stretto di Malacca con l’intento di condurre una ricerca antropologica sui pirati e a occupare l’appartamento del quarto piano è arrivata la sua amica Antonia. Bruce si è trasferito a Londra e Pat, la sua simpatica inquilina, ha dovuto cambiare casa. Dopo ben due anni sabbatici, ha finalmente cominciato a frequentare l’università, dove conosce l’ennesimo ragazzo sbagliato... E il povero Matthew? Sempre innamorato di lei. Chissà che stavolta non venga ricambiato.
Ma per fortuna c’è anche chi non si è spostato di un centimetro. Angus Lordie e il suo cane Cyril frequentano ancora le strade e i bar della New Town edimburghese, ma sentono la mancanza di Domenica e non legano affatto con l’intellettuale Antonia. Il piccolo Bertie, sassofonista prodigioso che a sei anni parla correntemente l’italiano, continua a deliziare i vicini con le note di As Time Goes By, mentre la madre Irene è quasi giunta al termine di una seconda gravidanza che ne ha esasperato il carattere non facile.
In compagnia di questi e di moltissimi altri esuberanti personaggi – un architetto australiano, una giovane suora, un gruppo di studenti francesi – Alexander McCall Smith ci invita a seguirlo ancora una volta alla scoperta di Edimburgo e dei suoi segreti. 


UN BRANO
"Se c’erano stati dei cambiamenti all’ultimo piano del numero 44 di Scotland Street, con la partenza di Domenica e l’arrivo di Antonia, nella palazzina ce n’erano stati anche altri.
Sul pianerottolo più alto, di rimpetto alla porta di Domenica, c’era l’appartamento che era stato di Bruce Anderson, il quale aveva lasciato Edimburgo per trasferirsi a Londra nella speranza di trovare a Chelsea o Fulham quello che gli sembrava mancare alla sua vita scozzese. Pat era la sua inquilina, ma se n’era andata quando Bruce aveva messo l’appartamento sul mercato e l’aveva poi venduto a un giovane architetto trasformatosi in immobiliarista. Al piano sotto, Irene e Stuart Pollock non si erano trasferiti, garantendo quindi la continuità necessaria alla memoria collettiva dell’edificio. Era una delle caratteristiche che rendevano speciali quelle vie di Edimburgo; a differenza di tante altre città, dove la gente andava e veniva senza lasciare traccia, le strade e le case della New Town tramandavano una storia orale che poteva sopravvivere per trenta, quaranta e perfino cinquant’anni. Gli inquilini ricordavano chi ci aveva vissuto, cosa faceva e dove se n’era andato. Si coltivava un senso di appartenenza. Era il desiderio di far parte di un luogo dotato di caratteristiche e di un volto propri." 

mercoledì 31 ottobre 2012

Roberto Costantini - ALLE RADICI DEL MALE

Tripoli, anni Sessanta. Quella dell’irrequieto e ribelle Mike Balistreri è un’adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il deserto. Sullo sfondo di una Libia postcoloniale, preda degli interessi dell’Occidente per i suoi giacimenti petroliferi, gli anni giovanili di Mike sono segnati dalle morti irrisolte della madre Italia e della piccola Nadia, da due amori impossibili, uno intessuto di purezza e uno intriso di desiderio e di rabbia, dal coinvolgimento in un complotto contro Gheddafi, e da un patto di sangue che inciderà a fondo sia la pelle che l'anima a lui e ai suoi tre migliori amici.
Roma, settembre 1982. Reduce dall’esito catastrofico del caso Sordi, il giovane commissario Balistreri di notte si stordisce con il sesso, l'alcol e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla morte di Anita, una studentessa sudamericana assassinata subito dopo il suo arrivo nella Capitale. Per gratitudine verso chi gli ha salvato la carriera, è anche costretto a vegliare sulla scapestrata Claudia Teodori, che agli albori della televisione commerciale sembra lanciata verso una luminosa carriera di starlette.
Ma Nadia, Anita e Claudia sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale Michele Balistreri sarà costretto a calarsi nelle zone più buie del suo passato, quei giorni "di sabbia e di sangue" con cui non ha mai chiuso del tutto i conti, in un cammino lungo il quale l’amore, l’amicizia, i sogni e gli ideali si scontrano con la ricerca di verità dolorose, nell’impossibilità costante di distinguere chi tradisce da chi è tradito. Alla fine sarà una ragazza, incompresa e coraggiosa, a condurlo per mano fino alle radici del Male.

Evie Blake - VALENTINA E LA CAMERA OSCURA

Valentina non ama il passato. Non ha mai capito perché, nelle relazioni, i suoi coetanei siano così ossessionati dalla trasparenza a tutti i costi, dal bisogno di riesumare la propria storia personale e di condividerla con l’amante, dal modo in cui così tante ragazze cercano la compassione dei loro fidanzati, per manipolarli. Fare la vittima è l’ultima cosa che desidera. No, meglio non guardarsi mai indietro, meglio mantenere sempre un velo di mistero. Ognuno deve tenere i propri segreti per sé. È sempre stato il suo motto. Eppure...

Dietro le fragili apparenze del quotidiano, si nasconde la camera oscura dell’amore e del desiderio.
Valentina, bella e seducente fotografa di moda, si aggira nell’ampio appartamento milanese dove convive con il compagno Theo. Da qualche tempo è particolarmente inquieta perché sente che la sua relazione è vicinissima a una svolta: Theo infatti preme perché siano una vera coppia, mentre lei ha paura di perdere la sua libertà e non riesce ad abbandonarsi completamente a lui.
Quella mattina, però, prima di partire per uno dei suoi misteriosi viaggi di lavoro, Theo le lascia uno strano regalo. Si tratta di un libro contenente una serie di negativi degli anni venti che ritraggono una donna in pose piuttosto erotiche.
Che significato hanno? Qual è la storia di quella donna e che cosa le vuole dire Theo lasciandola sola con quelle foto?
Quando viene chiamata per realizzare un servizio fotografico nella dark room di un club, il gesto di Theo sembra quasi un segnale: un invito a lasciarsi andare e a esplorare le forme più oscure e inimmaginabili di desiderio, una strada pericolosa, da cui Valentina è stata sempre terribilmente attratta.

Con una tensione erotica che cresce in ogni pagina, Valentina e la camera oscura è un viaggio in cui si raccontano i risvolti più reconditi e potenti dell’animo femminile: il sesso, la seduzione, l’amore, la violenza, il mistero...

 

martedì 30 ottobre 2012

Daria Bignardi - L'ACUSTICA PERFETTA

Arno e Sara si incontrano da ragazzini e istintivamente si amano. Un pomeriggio d'estate lei lo lascia, dicendogli che "le piacciono gli amori infelici". Si ritrovano molti anni dopo, decidono di sposarsi: sono allegri, innamorati, sembrano felici. Arno è convinto di darle tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie che affiorano poco a poco. In fondo, la sua vita gli piace così com'è: suona il violoncello alla Scala, ha avuto tre figli dalla donna della sua vita, non si fa domande. Ma il disagio di Sara col tempo aumenta, finché una mattina Arno non sarà costretto da un evento inconcepibile a chiedersi chi è davvero la persona con cui ha vissuto tredici anni, la donna che ama da sempre. Con titubanza, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e, con crescente sgomento, ritrova il bandolo di storie insospettabili.
Può una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? Può un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? Si può vivere senza esprimere se stessi? E come incide il dolore nelle nostre vite? Abbiamo tutti le stesse carte in mano?
Costruito secondo la vertiginosa spirale di una fuga, L'acustica perfetta ha la delicatezza di un romanzo di formazione - la formazione di un uomo adulto, di un amore - e la rapinosa potenza di un romanzo d'indagine.
Daria Bignardi dà voce a uno straordinario protagonista maschile, attraverso le cui parole si compone, tassello dopo tassello, il ritratto di una donna inquieta e vibrante. Un percorso verso la verità che si cela al fondo di ogni relazione, verso il cuore buio che ciascuno di noi protegge anche dalle persone amate, un viaggio nel profondo, dentro i silenzi e i segreti delle nostre vite. Fino all'imprevedibile finale.

mercoledì 24 ottobre 2012

Daniel Pennac - STORIA DI UN CORPO

3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell’io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violette, il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d’uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso Parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno.
Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento, con l’amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.

venerdì 19 ottobre 2012

Marco Silvestrin - IERI E MAI PIU' - Poesie

In Ieri e mai più Marco Silvestrin racconta un amore adolescenziale destinato a marchiare gli anni a venire dell’io maschile. Lo fa, spavaldamente, non con una raccolta di poesie ma con una narrazione in poesia.

Si parla di un ricordo d’amore che resiste, ossessiona e non passa. Una lunga canzone indirizzata a chi ha avuto la grazia (o la disgrazia?) di conoscere un amore pieno nell’adolescenza. Questa specie d’amore è brace inestinguibile, tenace e letale, soprattutto se la dolcezza del sentimento è penetrata nelle fibre del quotidiano, ha messo radici fra gli affetti famigliari; se è andata oltre l’avventura, l’ebbrezza effimera dell’eros giovanile.


giovedì 18 ottobre 2012

Anthony C. Grayling - IL BUON LIBRO

Il Buon Libro è un libro certamente unico al mondo. Esso intende «aiutare e guidare, consigliare, informare, ammonire e consolare, e soprattutto sostenere la luce della mente e del cuore dell’uomo contro le ombre della vita», ispirandosi in questo alla Bibbia cristiana ed ebraica, al Corano e agli altri libri sacri delle grandi religioni. Ma a differenza di quelli, «non esige l’accettazione di un credo o l’obbedienza a ordini, non impone obblighi né minaccia castighi». È nato com’è nata la Bibbia: componendo e modificando testi scritti in un lungo lasso di tempo – nel caso del Buon Libro, tremila anni circa. Ma la Bibbia fu messa insieme da moltissime mani: il Buon Libro dal solo Anthony C. Grayling, fra i più apprezzati e popolari filosofi inglesi.
I quattordici libri che lo costituiscono – dalla Genesi ai Canti, dalle Parabole alle Epistole, dalle Consolazioni a Il bene – sono letteralmente «fatti» da oltre mille testi, di parecchie centinaia di autori fra i maggiori saggi, letterati artisti d’Occidente e d’Oriente, dall’antichità fino alle soglie del Novecento. Grayling ha distillato i loro insegnamenti, le loro intuizioni, i loro consigli, le loro vicende umane, le loro tragedie, i loro desideri, il loro amore e il loro dolore in una sola Bibbia, umanista e laica.
In un’epoca in cui a molti le religioni non sono più in grado di parlare, e la filosofia parla a pochi e si occupa poco della vita, Il Buon Libro è un libro per tutti. Composto dall’umile telaio di un infaticabile e ispirato tessitore, «le sue parole sono di penne poderose, i pensieri di devoti del giusto e del vero. È un testo realizzato da tutti i tempi per tutti i tempi, che aspira al bene dell’umanità e del mondo». 

UN BRANO  
"Nel giardino c’è un albero. In primavera fiorisce, in autunno dà frutti. Il suo frutto è la conoscenza, insegna al buon giardiniere come comprendere il mondo. Da esso egli apprende che l’albero si sviluppa dal seme all’arboscello, dall’arboscello alla maturità, finalmente pronto a offrire altra vita; e dalla maturità fino alla vecchiaia e al silenzio, da cui ritorna agli elementi delle cose... Così tutte le cose sono raccolte in una: l’universo naturale, nel quale stanno tanti mondi: le sfere di luce in un’immensità di spazio e tempo, e tra esse i satelliti, su uno dei quali sta una parte della natura che rispecchia in sé la natura, e può ponderare la propria bellezza e il proprio significato e cercare di comprenderla: il genere umano."